Differenza tra salgemma e sale marino
Anche se tutto il sale ha origine dal mare si deve distinguere tuttavia dal punto di vista qualitativo il sale marino, prodotto oggi nelle saline per evaporazione dell'acqua di mare, dal salgemma. Infatti i differenti processi produttivi possono dare luogo a differenze qualitative anche rilevanti. Del resto la produzione del sale marino non fa che riprodurre in piccolo e nelle prime fasi i giganteschi fenomeni avvenuti nel passato e che diedero origine agli imponenti giacimenti saliferi sparsi abbondantemente in tutto il mondo.
Il sale marino però solo se è stato prodotto con lo scrupolo e l'attenzione che il processo di raffinazione richiede e senza il quale il prodotto è poco raccomandabile non solo per l'uso alimentare ma anche per molti usi industriali, può al più diventare buono quanto il salgemma. Col processo di raffinazione industriale, il sale marino grezzo viene infatti ripulito chimicamente e ridotto a cloruro di sodio; i minerali e gli oligoelementi essenziali vengono considerati delle impurità e come tali vengono eliminati. Il cloruro di sodio, così isolato e innaturale, non ha più niente a che vedere con la natura, con l'integralità o con il sale genuino che, invece, racchiude in sé tutti gli elementi naturali (84 minerali), gli stessi che costituiscono il nostro corpo. Quindi, il sale marino raffinato e messo in commercio è un sale non più naturale ma un sale impoverito che, come spesso a torto si crede, non è per nulla migliore del salgemma, che forte della sua qualità, sul mercato si distinguerà sempre per una maggiore quotazione economica.